Luce calda o luce fredda?

Guida pratica per scegliere l’illuminazione più adatta alla tua nuova casa

Luce calda o luce fredda?

Questo è il grande dubbio di chi sta scegliendo l’illuminazione della nuova casa.

Nelle prossime righe, ti aiuterò a fare chiarezza una volta per tutte.

Grazie a questa guida pratica, scoprirai qual è la tipologia di luce più adatta a soggiorno, cucina, bagno, camere da letto.

Eviterai così di commettere errori...

E trovarti una luce fredda e asettica in un ambiente caldo e conviviale come la sala da pranzo!

Luce calda, luce neutra, luce fredda

Innanzitutto, dobbiamo capire quali sono le differenti tipologie di luce.

L’occhio umano percepisce la luce emessa da tutte le sorgenti luminose naturali o artificiali come una gradazione di colore.

  • Se la gradazione tende ai toni del rosso, parliamo di LUCE CALDA;
  • se la gradazione è prossima al bianco, parliamo di LUCE NEUTRA;
  • se la gradazione tende al blu, parliamo di LUCE FREDDA.

In illuminotecnica, questa tonalità si definisce TEMPERATURA DI COLORE e viene misurata in GRADI KELVIN (K).

Per individuare la temperatura di colore di una specifica lampada, ti basterà guardare l’elenco delle caratteristiche tecniche.

Ma come fare per capire se una lampada emette luce calda, luce fredda?

È presto detto.

  1. Basse temperature di colore (2500K – 3200K) corrispondono a una luce calda, che assume toni tendenti al giallo o all’arancione.
  2. Alte temperature di colore (4000K e oltre) corrispondono a una luce fredda, tendente alle tonalità del blu.

Ora, devi sapere che le lampadine tradizionali (alogene o a incandescenza) in fatto di temperatura di colore non offrono molta scelta.

Le sorgenti luminose a LED invece sono disponibili in moltissime tonalità.

In commercio (e anche all’interno del nostro e-shop) puoi facilmente trovare:

  • lampade LED a luce calda
  • lampade LED a luce neutra
  • lampade LED a luce più fredda.

In poche parole, le lampade a LED ti consentono di calibrare alla perfezione l’illuminazione della tua casa, differenziando la luce da una stanza all’altra.

In alcuni modelli di lampade, la temperatura di colore può essere addirittura personalizzata in tempo reale!

Soggiorno, cucina, bagno, camere da letto: ecco come scegliere tra luce calda o luce fredda per sentirsi bene in ogni stanza della casa

Come abbiamo detto, grazie alle lampade a LED hai a disposizione moltissime opzioni tra luce fredda, luce neutra e luce calda.

Il segreto per rendere la tua casa più attraente e confortevole è proprio combinare diverse temperature di colore, adattandole in base allo specifico ambiente.

Non tutti sanno infatti che la luce influisce sul nostro stato psico-fisico...

E che una luce calda suscita sensazioni molto diverse da quelle provocate dalla luce fredda.

Il corpo umano è estremamente sensibile alla luce e alle sue variazioni.

La corretta illuminazione può migliorare l’umore, la produttività e la qualità del riposo.

Ma per sfruttare al meglio il potere terapeutico della luce nella tua nuova casa, è fondamentale non commettere errori nella scelta della temperatura di colore.

Vediamo qualche indicazione pratica.

La luce calda sulle tonalità del rosso e dell’arancio stimola naturalmente la produzione di melatonina, un ormone che ci fa sentire più rilassati prima di andare a dormire.

Ecco perché in camera da letto o nella zona relax/living della casa, dovrai necessariamente utilizzare una luce calda.

La luce fredda invece ci fa sentire più attenti, concentrati ed energetici.

Per questo in cucina, dove maneggiamo spesso attrezzi taglienti è indispensabile disporre di una luce intensa e un po’ più fredda.

Dovrebbe essere una luce naturale, tendente al bianco, che non falsa il colore dei cibi.

Anche nella zona destinata allo studio o allo smart-working è importante avere una luce naturale e potente.

Se lavori o studi a casa, il mio consiglio è di utilizzare lampade dimmerabili (quindi regolabili in intensità).

Così potrai mantenere la luminosità ideale durante tutto l’arco della giornata.

INDICE DI RESA CROMATICA (CRI): cos’è e perché deve essere il più alto possibile

Cos'è l’Indice di Resa Cromatica e perché deve essere il più alto possibile?

Pensa ai colori degli alberi, dei prati, delle case durante una splendida giornata di Sole.

Sono vividi, brillanti, intensi.

L'Indice di Resa Cromatica (chiamato anche “apparenza cromatica”) di una lampada è un valore che indica come appaiono i colori degli ambienti e degli oggetti che essa illumina.

Può variare da 0 fino a 100.

Più il valore si avvicina a 100, più la sorgente luminosa rappresenta i colori come farebbe la luce del Sole.

L’Indice di Resa Cromatica di una lampada viene indicato con la sigla “IRC”, con la sigla inglese “CRI” (“Color Rendering Index”) e in alcuni casi anche con “RA”.

Tutti i LED OLEV hanno un valore di CRI > 90: è la migliore opzione possibile per le lampade della tua casa.

Con un CRI così alto, l’illuminazione donerà la giusta brillantezza ai colori dei tuoi tuoi arredi, evitando di farli apparire sbiaditi e spenti.